Legatura sagola roller

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Uno degli inconvenienti che ho incontrato nell'uso del roller è stato l'accidentale "pinzamento" della sagola tra ogiva e ponticello.

Questo deleterio effetto è associato all'uso di roller pretensionati. Infatti, con le legature classiche effettuate con nodo o sleeves nel foro dell'asta prossimo al codolo abbiamo che, nel momento in cui l'ogiva impatta sul ponticello, la sagola non è ancora completamente fuoriuscita dal fucile per cui vi è la possibilità di "pinzettatura" accidentale della sagola in testata con effetti deleteri sul tiro.

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In un primo momento avevo provato ad usare asta con foro avanzato oltre la metà della stessa, ma purtroppo un foro così avanzato  specie su aste di piccolo diametro, indebolisce inesorabilmente la struttura dell'asta in un punto di massime sollecitazioni meccaniche: basta un tiro su un sasso un pò più duro per vedere l'asta inesorabilmente storta o addirittura rotta a metà. 

Mi sono successe entrambe le cose.

Il fatto però di essere affidato al "caso" per evitare il pinzamento mi dava fastidio.

Ricordo un espisodio in poca acqua con una nuvola di serra che si presentarono all'aspetto. Passarono ad un metro dalla punta del fucile. Erano talmente compatti che avrei fatto minimo coppiola.

Tirai il grilletto, ma l'asta si bloccò letteralmente ad un metro dal fucile perchè la sagola era rimasta impigliata tra ogiva e ponticello.

Da quel giorno mi sono ingegnato per trovare un giusto rimedio e penso di esserci riuscito in modo efficace e semplice.

Uso una particolare legatura ormai da quasi due anni. Non mi ha mai dato problemi. 

Si realizza su qualsiasi asta senza necessità di fare fori o alcuna modifica.

Unica accortezza richiesta è preparla per tempo primo della pescata perchè richiede l'uso di resina epossidica che catalizza in almeno 24 ore.

A dire il vero in alcune circostanze di emergenza ho anche usato resina cementizia a rapida catalisi con altrettanti buoni risultati.

Penso che anche l'attack possa andare bene se si vuole preparare l'asta cinque minuti prima della pescata o solo per fare una prova della legatura: l'attack infatti ha una scarsa resistenza all'acqua.

La resina epossidica assicura però un risultato ottimale.

 

La legatura

Innanzitutto c'è da dire che la legatura della sagola dovrà avvenire in un punto avanzato sull'asta. E' questo tutto il segreto per evitare l'accidentale inceppamento della sagola in testata.

In genere la sto facendo circa 30 cm dalla punta dell'asta in direzione del codolo. In ogni caso va fatto oltre la metà dell'asta.

Questo semplice stratagemma fa sì che quando gli elastici del roller pretensionato "sbatteranno" in testata non troveranno più la sagola ripiegata perchè l'asta l'avrà già portata via fuori dal fusto.

Possibilità che la sagola rimanga schiacciata tra fusto ed ogiva = ZERO.

 

Come faccio la legatura

Basta del dynema da pesca (il diametro è di soli 0.16 mm ), del nastro isolante che servirà solo da supporto momentaneo e della resina epossidica

 

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Pratico un nodino semplice sulla sagola ( uso della sagola da 100 per palamiti )

 

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Quindi col nastro isolante fisso momentaneamente la sagola all'asta nel modo della foto:

 

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Col micro-dynema faccio legature multiple a valle e a monte del nodino ogni tre o quattro avvolgimenti:

 

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Pratico un congruo numero di avvolgimenti usando diversi spezzoni di microdynema ( in genere 5 o 6 ). In tal modo anche se si rompe un avvolgimento ( cosa tra l'altro mai capitata) rimangono gli altri a fare tenuta. 

 

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Annego tutto con qualche goccia di resina epossidica e lascio asciugare per 24 ore minimo.

 

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Il risultato finale è questo ( basta solo, a catalisi avvenuta, rifinire le estremità della sagola, tagliare l'eventuale microdynema in eccesso. Se la resina epossidica ha preso troppo spessore si può anche scartavetrare un pò, ma questa operazione rischia di danneggiare il microdynema. Il mio consiglio è quello di mettere sono un lieve strato di resina senza eccedere in gocciolamenti).

 

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La resina epossidica funge da strato di protezione per il micro-dynema che blocca la sagola.

L'attrito generato dal tutto impedisce alla sagola di sfilare lungo l'asta ( fate conto che per tirare l'asta da una tana in cui si era incastrata mi sono messo a fare leva con i piedi : il risultato è stata la rottura della sagola – ho tirato con tutta la mia forza – in corrispondenza del nodino, ma il sistema di blocco della sagola non si è mosso di un mm ). Inoltre si ha un minimo ingombro dovuto al nodino a tutto vantaggio dell'idrodinamicità dell'asta. Volendo si potrebbe pensare di fare una piccola tacca nella sezione dell'asta al fine di accogliere il nodino e farlo così scomparire completamente all'interno dell'asta stessa. Nel caso dell'asta della foto ( è una 6.35 ) ho preferito lasciare intatta la struttura dell'asta per non indebolirla nella speranza di un incontro con un pesce di mole.

In queste foto una simulazione di come scorre l'asta nella testata roller. Nel caso della foto, al posto della resina epossidica ho usato una resina a rapida catalisi ( 5 minuti). Il risultato è meno elegante, ma parimenti efficace:

 

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