Non aprite quel gavone - 1 ottobre 2008

Questo è il sedile della mia, ormai semidistrutta, barchetta !!!!!!!!

Al di là delle condizioni di quasi sfacelo del sedile, è da un pò di tempo che strani fenomeni si ripetono ciclicamente.

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Si tratta della comparsa, direi quasi materializzazione spontanea, di strane forme al di sotto di esso.

Il fenomeno è talmente misterioso, che gli stessi fisici del CERN di Ginevra, mi hanno chiesto il permesso di avviare uno studio parallelo a quello del grande acceleratore di particelle.

Io ho fatto presente loro che il fenomeno sembra particolarmente attivo, quando il Kopis è nelle vicinanze.

Mah ...........

in ogni caso .......

da quando sono iniziati queste apparizioni .....

ogni volta che apro quel sedile, lo faccio sempre con un pò di timore !!!!

Giudicate voi stessi ..... che terribili materializzazioni:

Stavo percorrendo una zona con un fondale di ben 100 cm. Tale fondale risale molto lentamente verso uno scoglio affiorante con un pianoro intorno di circa 30 cm.

Intorno allo scglio, qualche masso di non grosse dimensioni, sparso qua e là.

Capite bene che in tali circostanze, le doti da apnea profonda sono fondamentali: non è facile fare apnee tra i 30 ed i 40 cm

Sono solito, in queste circostanze, agguatare tra i massi, nella risacca, fino allo scoglio affiorante nella speranza di incontrare qualche spigola.

La mangianza è quasi assente: solo qualche raro micro-sarago.

Ed infatti nella mia manovra di avvicinamento allo scoglio affiorante riesco ad intravedere la sagoma di due spigola sul kg in caccia proprio dietro lo scoglio. La visibilità è al massino di 2 metri.

Sono molto scoperto e perdo l'attimo per sparare.

Aggiro lo scoglio.

Penso: se ci sono le piccole, potrebbe girare pure la grossa.

Effettuo un micro-aspetto nell'acqua di 50 cm. Cerco di stare il più immobile possibile ( la risacca è davvero forte e rischio di finire sullo scoglio alle mie spalle ).

Non passano nemmeno 20 secondi che la sagoma della leccia si materializza davanti al Kopis, nel torbido, a non più di 2 metri di distanza.

E' perfettamente di lato, quasi immobile se non fosse per la risacca che ci fa danzare all'unisono tutti e tre: io, lei ed il Fido Kopis.

Cerco di allineare alla meglio e premo il grilletto. La leccia fa una capriola e si paralizza, vibrando e cadendo nel torbido.

Il tiro, sebbene alto, ha sfiorato la colonna e l'animale ha avvertito il colpo. L'asta è entrata fino al nodino della sagola.

Non srotola nemmeno il mulinello, tant'è che riesco ad afferrarla subito per la coda e portarla sulla barca.

Nello stomaco aveva una salpetta ed altri due pescetti che mi sono sembrate ( perchè parzialmente digerite) occhiatine.